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Botanica Profumata

Rosmarino: un viaggio sensoriale

Il ricordo del rosmarino tra le mani

Quando si scorge una pianta di rosmarino in un sentiero, spesso non si può fare a meno di toccarla, sentire le sue foglie minute come morbidi aghi e strofinarle tra le dita. La pianta conferma la sua presenza definitivamente solo quando il suo ricordo mi rimane tra le mani. Coltivata, la pianta di rosmarino regala tantissima soddisfazione, perché cresce rigogliosa, non importa se in un giardino, in un vaso o sulla cresta rocciosa di un sentiero verso il mare. Questo arbusto resiste infatti a condizioni climatiche aride e terreni poveri, è quindi adattabile e versatile: può incoraggiare anche i meno esperti ad averlo con sé nell’orto o in giardini urbani.

II potere esaltante del rosmarino nel gusto dei piatti mediterranei

Ma il rosmarino appaga anche a tavola, arrostendo tra le carni, esaltando il pesce, friggendo in una danza tra aglio e patate novelle. Da mediterranei siamo talmente abituati ad averlo nei nostri piatti, da trascurarne le proprietà utili per la nostra salute e per la nostra mente, note già ai Greci e ai Romani.

L’incanto calmante dell’aroma al rosmarino

L’acqua di rosmarino è protagonista di una storia leggendaria legata alla Regina Isabella di Ungheria, che nel 1370, all’età di 72 anni, cospargendosene, si riappropriò pian piano non solo della sua salute, ma anche di una rinnovata giovinezza! Oltre ai benefici associati al supporto digestivo, alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, il rosmarino esercita anche un potere, con il suo aroma, sulla nostra stimolazione cognitiva: respirarne il profumo attiva la nostra mente, aiutando la concentrazione e la memoria. 

L’effetto rilassante dei fiori del rosmarino

In aromaterapia, il rosmarino è utilizzato anche per calmare l’ansia, ma appaga pensare che la sua fioritura, con un blu-viola dilagante, ingaggi anche il senso della vista per assolvere la stessa funzione rilassante. Le piccole infiorescenze dei fiori di rosmarino sono poi fonte di nettare per api e insetti impollinatori: il rosmarino inaugura infatti la sua fioritura nel mese di febbraio, periodo in cui la maggior parte degli insetti che trasportano polline emerge dalla diapausa invernale, pronti a restituire equilibrio all’ecosistema.

L’origine del nome: rugiada del mare

L’esplosione dei fiori del rosmarino sulle rocce irregolari e a punta lungo i sentieri panoramici che portano al mare ricordano la spuma delle onde. E nel nome di questo arbusto sempreverde è racchiusa tutta l’essenza del suo essere e della sua presenza: “rugiada del mare”. 

Il Rosmarino dell’Isola d’Elba

Rosmarinus officinalis, all’Elba è chiamato ramerino ed è facile incontrarlo lungo la costa da Cavoli a Pomonte, sulle rocce granitiche dell’Enfola e sulle scogliere che racchiudono il Golfo di Lacona. Il rosmarino è protagonista di un intero sentiero di quasi 10 km – la Via dei Rosmarini – e ti accompagna in una dolce scoperta dell’isola e in un dolce ritorno alla calma interiore.

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Courtesy of Acqua dell'Elba
Fonte: Shutterstock
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ACQUA DELL’ELBA ti accompagna in un viaggio che si snoda fuori dai sentieri battuti e che si fa a grandi passi, lungo bianche spiagge silenziose, o per le strade di collina, ma anche restando fermi, seduti su uno scoglio, ammirando un tramonto.

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