25 Lug 04:04

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BEAUTY & BENESSERE

Profumi:
le polaroid dell’estate

L’associazione sinestetica che continuamente facciamo tra emozioni e olfatto è un modo per la nostra mente di isolare un ricordo dal flusso informe del tempo e ancorarlo a qualcosa di tangibile. Polaroid immateriali da conservare nella memoria per i mesi a venire. Qualche consiglio per farlo grazie ai nostri profumi estivi preferiti.

A ogni istante il suo profumo

Impossibile stabilire l’esatto processo che nella mente umana lega per sempre un momento preciso al suo profumo. Tutti noi abbiamo i cosiddetti “profumi dei ricordi”, quelle madeleine olfattive che ci portano a spasso nel tempo, e hanno la forza di materializzare davanti ai nostri occhi immagini quasi tangibili di scene passate.

 

A volte le associazioni sono volute, molti di noi ad esempio amano associare un particolare profumo ad alcuni momenti della propria vita o a fasi di transizione importanti. Altre volte ci colpiscono all’improvviso mentre siamo distratti, proprio nell’istante in cui il patto temporale tra un profumo e un preciso momento è sigillato. Questo perché niente come un profumo riesce a fotografare un attimo, sottrarlo alla sua natura volatile: un modo come un altro per conservare un ricordo in modo più vivido, metterlo “sotto naftalina” e portarlo con noi nel futuro.

 

Possiamo pensare ai profumi come a tanti piccoli lasciapassare spazio-temporali che ci permettono di ritrovare ancora ricordi, persone, atmosfere, ed evocarli ogni volta che ne sentiamo il bisogno. Forse sono la cosa più vicina che abbiamo a una macchina del tempo.


E quale momento migliore dell’estate per farlo, la stagione in cui i profumi si liberano in tutta la loro intensità, per aiutarci a collezionare ricordi come tante polaroid, e farne scorta per i mesi a venire. E per farlo al meglio, di seguito un piccolo inventario di note profumate estive, da usare come tante piccole tracce per costruire ricordi olfattivi e tenerli con noi. Scegliamo con cura la nostra macchina fotografica profumata.

Fotografie (sinestetiche)
per quest’estate

Che ci sentiamo più inclini ai profumi floreali, che siamo amanti delle note dolci e fruttate o di quelle più acidule e boschive, qui c’è qualche consiglio per scattare le nostre polaroid sinestetiche dell’estate. Le istruzioni sono molto semplici: basterà essere presenti nel momento, fare un respiro profondo, mano ferma e… click.

Note marine

Immaginate il mare aprirsi davanti agli occhi da una finestra, mentre un vento leggero scosta la tenda bianca e porta in casa il profumo silvestre dei pini e il salmastro del mare. Ma qual è esattamente il profumo del mare? Le fragranze marine sono la cosa più vicina a ricordarcelo, e diciamolo, sono l’essenza dell’estate mediterranea, con le loro note acquatiche e ozonate che ci restituiscono il senso dell’acqua salata. Portiamole con noi nelle lunghe passeggiate in riva al mare, spargiamole mentalmente sul vociare allegro che si sovrappone nei porticcioli, e sulla spiaggia. Il sole farà il resto, imprimendo il ricordo sulla pellicola della nostra memoria.

Il doppio volto dei fiori bianchi

Che si tratti di una fitta distesa di piccoli gelsomini al tramonto, o una folata di vento che trasporta il profumo inebriante dei fiori d’arancio, ricorderemo quel momento avvolto dalla fragranza inconfondibile e duale dei fiori bianchi per eccellenza. Con la loro doppia anima, avvolgente e cremosa da una parte, trasparente e fresca dall’altra, con la loro scia sapranno essere compagni ideali nel preservare nella memoria questi giorni estivi.

 

Le vibrazioni indoliche di fiori d’arancio e gelsomini non sono nelle nostre corde? Cerchiamo allora le note di frangipane o di zagara: più dolce e delicato il primo, più fresco e tonificante il secondo (un tonico per il buonumore!).
Un consiglio? Come non pensare all’eau de parfum Acqua dell’Elba Classica, con la sua apertura di fiori d’arancio, mirto, gardenia e gelsomino, il sentore resinoso del cisto marino e la nota legnosa della macchia mediterranea: qualcuno ha detto signature scent dell’estate?

I legni della macchia mediterranea

Sempre chic, e molto trendy in questo momento, i profumi legnosi hanno caratteristiche e intensità diverse a seconda che si tratti di legni secchi o legni morbidi. La loro qualità pungente ed elegante può declinarsi in composizioni complesse, oppure dare vita fragranze lievi e dal sentore boschivo. Il legno di cedro ad esempio è tra i protagonisti della vegetazione mediterranea: i suoi sentori balsamici e freschi sapranno centrarci nel presente e donarci calma, mentre la mente disegna i suoi ricordi con tratto leggero e luminoso.

Bacche e frutti

Ginepro, mirto, fico d’india, arancia amara, bergamotto, sono solo alcuni tra i più noti e amati profumi dell’estate mediterranea. I frutti di queste piante sanno creare una particolare declinazione di nota fruttata, realistica e aderente alla natura, con una qualità verde e quasi erbacea. Qui c’è davvero solo da scegliere: il mirto avrà un profumo canforato e di resina, mentre le bacche di ginepro colpiscono per l’apertura muschiata e il vago richiamo dell’incenso. Il bergamotto sa sorprendere unendo l’acidulo degli agrumi alla cremosità dolce di un piccolo frutto maturo. Del fico d’India ricorderemo la sensazione verde e fresca, che nasconde un piccolo cuore di polpa di frutto.

 

Queste fragranze saranno i nostri strumenti da reporter per creare fotografie olfattive a regola d’arte. Scegliamole con cura, e poi spargiamole ovunque senza parsimonia, non lesiniamo: è proprio così che nascono le Estati Indimenticabili, quelle di cui parlano libri e canzoni memorabili. 

Scritto da

CREDITS FOTO

Shutterstock
Pexels
Raw Pixel

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ACQUA DELL’ELBA ti accompagna in un viaggio che si snoda fuori dai sentieri battuti e che si fa a grandi passi, lungo bianche spiagge silenziose, o per le strade di collina, ma anche restando fermi, seduti su uno scoglio, ammirando un tramonto.

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