
- 29 Agosto, 2025
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Il profumo segreto della notte: il gelsomino notturno tra poesia e simbolismo
C’è un istante, poco dopo il tramonto, in cui l’aria si addensa in un sussurro. È allora che il gelsomino notturno prende voce nel suo profumo: un respiro sottile che si allarga nell’oscurità ascoltato solamente da chi davvero riesce a cogliere.
Fiore discreto e schivo, sboccia quando il mondo si acquieta. Il suo nome scientifico è Cestrum nocturnum e ha sedotto poeti e viaggiatori, amanti e nostalgici.
Il profumo che appartiene al silenzio
Diverso dal gelsomino che si apre al sole, il Cestrum nocturnum vive nella penombra. I suoi fiori candidi si dischiudono al calar della sera e liberano una fragranza che rievoca memorie lontane e sogni rimasti sospesi.
In molte culture il gelsomino notturno è simbolo di amori taciuti, passioni segrete, attese consumate piano, proprio come i suoi petali che si aprono nel buio. La sua natura schiva lo rende irresistibile a chi cerca la bellezza nei dettagli nascosti.
Il gelsomino di Pascoli
Anche Giovanni Pascoli si lasciò rapire dal gelsomino notturno. Nella celebre poesia omonima, lo tramuta infatti in un ponte tra vita e morte, tra sogno e realtà.
Scritta per il matrimonio di Gabriele Briganti, amico intimo del celebre poeta, i versi de Il gelsomino notturno intrecciano la sensualità della notte con la purezza del fiore, in un’atmosfera densa di simboli:
“E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.”
È l’ora in cui la natura respira più piano, la luce si ritira, e la fragranza notturna del gelsomino diviene voce della notte, rivelando il continuo dialogo tra vita e morte.
L’apertura dei petali al calare della sera appare infatti come segno di un fermento segreto, un respiro vitale che germoglia nel grembo della madre. Con l’alba, quando i fiori si richiudono e il loro profumo svanisce lentamente nell’aria, la vita non si arresta: continua a crescere silenziosa, portando con sé una gioia nuova, promessa di futuro e di rinascita.
Un fiore, un ricordo
Passeggiare in una sera d’estate lungo un viale profumato di gelsomino notturno significa custodire un frammento che non si dimentica. Una nostalgia di qualcosa fuggito troppo in fretta, forse un sentimento che non ha avuto il tempo di liberare tutto il suo potenziale.
Ed è forse questa la vera essenza del gelsomino notturno: offrire un istante sospeso, fragile e irripetibile, che invita a rallentare, respirare e lasciare che la memoria si trasformi in emozione.
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Fonte: Małgorzata Kułaga – Dupe

