20 Mag 22:39

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Viaggi e scoperte

Dove il mare si stringe in un intimo abbraccio: alla scoperta della Cala del Fico

Le coste frastagliate dell’Elba si ergono come antichi guardiani di pietra, scolpiti dall’incessante carezza del mare e dalla forza implacabile del vento.
Il litorale nasconde cale, baie, grotte, spesso impreziosite dal loro essere difficili da raggiungere. Tra queste, una menzione d’onore va alla Cala del Fico.
Situata nel Comune di Capoliveri, questa piccola spiaggia incanta grazie alla sua atmosfera intima e tranquilla. L’accesso alla spiaggia è possibile solo via mare, rendendola un rifugio perfetto per coloro che cercano un’oasi di pace lontano dalle spiagge affollate.

Cala del Fico: l’origine del nome tra leggenda e realtà

Isola di San Pietro, nel sud della Sardegna; a nord, Santa Teresa di Gallura.

Sicilia, Isola di Lipari, ma anche Puglia, precisamente Mattinata, sul Gargano.

E ancora Puolo, nei pressi della magnifica penisola sorrentina.

Non sono soltanto luoghi benedetti dalla presenza di un mare meraviglioso, ma zone in Italia dove trovare altre Cale del Fico, come la nostra cala elbana.

Un nome evocativo, che rimanda a una leggenda antichissima: sembra che l’ingresso della Cala del Fico fosse protetto e presidiato da un enorme albero omonimo.
Altre fonti, invece, attribuiscono il nome alla texture selvaggia delle pareti della cala, che ricordano la corteccia di alcune varietà dell’albero.

Nulla ci vieta, poi, di lavorare di fantasia: raggiungendo la cala, è facile immaginare la storia di due giovani amanti elbani che si sono scambiati lì, lontano da sguardi indiscreti, le loro promesse d’amore. Chissà, magari proprio sotto un albero di fico.

L’albero di fico, primordiale rimando alla storia dell’umanità

Il nome “Fico” evoca immagini di alberi maestosi carichi di frutti succulenti, nonché una storia antichissima, più della vita stessa.
Si narra che il fico sia stata la prima pianta coltivata dall’uomo nella regione della Mezzaluna fertile.
Il fico tra le pagine dell’Antico Testamento, accanto alla vite, come simbolo di fertilità, i cui frutti maturi e zuccherini ben incarnano la vita che si rinnova.

In Grecia è la pianta sacra del dio Dioniso, e i suoi frutti erano apprezzati dall’immenso Platone.
Usciamo dalla tradizione occidentale con un altro esempio celeberrimo: al riparo da quest’albero Siddhartha Gautama, più conosciuto come Buddha, ha raggiunto l’Illuminazione.
Tra le pieghe del tempo e dello spazio, quindi, il fico continua a riverberare il suo messaggio di vita e prosperità.

Una spiaggia selvaggia raggiungibile soltanto via mare

La Cala del Fico all’Isola d’Elba è caratterizzata da un litorale di ghiaia circondato da maestose rocce, ed è nascosta alla vista dei viandanti.
Per raggiungere Cala del Fico, infatti, non vi è altra via se non il mare.

I più sportivi potranno pagaiare o utilizzare il kayak, partendo magari dalla spiaggia di Lacona. Chi invece vuole godersi la cala in totale relax, può raggiungerla in barca.

Qualsiasi sia il mezzo scelto, l’arrivo alla Cala sarà un’esperienza eccezionale. I visitatori potranno godere di silenzio, natura incontaminata e acque calme, perfette per i tuffi o per rilassarsi sul sup.
Gli appassionati di snorkeling potranno avventurarsi tra le rocce sommerse e incontrare una gran varietà di pesci colorati e la flora tipica del Mediterraneo.

In un luogo dove il tempo sembra rallentare e i suoni della natura dominano, la Cala Fico offre ai visitatori un’esperienza autentica e memorabile. Immersi nelle acque cristalline e circondati dalla bellezza selvaggia della costa elbana, i visitatori possono vivere un momento di serenità e connessione con il mondo naturale, lontano dalle preoccupazioni della vita quotidiana.

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Fonte: Shutterstock
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ACQUA DELL’ELBA ti accompagna in un viaggio che si snoda fuori dai sentieri battuti e che si fa a grandi passi, lungo bianche spiagge silenziose, o per le strade di collina, ma anche restando fermi, seduti su uno scoglio, ammirando un tramonto.

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