Quanti segreti custodisce, il mare. Ha accolto senza giudizio le esperienze più disparate: dalle feste in spiaggia, agli amori proibiti; ha visto navi salpare e non ritornare, ha permesso il contatto e il passaggio di persone, oggetti, imperi.
E poi ha custodito parole. Parole che non avevano più un luogo, un tempo, e alle volte nemmeno un destinatario.
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Scopri l’incredibile storia dell’Isola delle Rose: da Giorgio Rosa al bagnino Gianfranco Acquarelli tra utopia, libertà e mare Adriatico.
Dalle erbe piemontesi al mito napoleonico: scopri la vera storia dell’Acqua di Colonia, il profumo agrumato che ha segnato un’epoca.
C’è un istante, poco dopo il tramonto, in cui l’aria si addensa in un sussurro. È allora che il gelsomino notturno prende voce nel suo profumo.
C’è qualcosa, negli sport, che parla direttamente all’anima. Il corpo si risveglia, l’energia sopita si sprigiona, e noi ci sentiamo più vivi.
Ad agosto il Mediterraneo si riempie di corpi, voci, risate. È il tempo della luce che scalda e delle giornate che sembrano non finire mai.
Ci sono profumi che non svaniscono. Rimangono sulla pelle e nell’aria, come un ricordo. Scopri le fragranze femminili che lasciano il segno, giorno dopo giorno.
Avvolti dai flutti, conservati per secoli dagli abissi, improvvisamente, un giorno d’estate di cinquantatré anni fa, i Bronzi di Riace affiorano dal fondale sabbioso a poche centinaia di chilometri a largo della costa calabra.
Fin dagli albori, tra i flutti cobalto della mitologia del mare, non hanno nuotato solo divinità placide e benevole ma anche creature spaventose e mostri famelici che raccontano della paura ancestrale per ciò che non si può dominare.
Il Mediterraneo, dal latino “in mezzo alle terre”, è da sempre crocevia di storie, contaminazioni, scambi e miti.
Omero l’ha definito la “strada liquida”, e la sua Odissea non è la sola narrazione a svolgersi tra le sue sponde. Numerosi sono i racconti, dal passato e contemporanei, che condividono lo stesso scenario.